Confermiamo la nostra decisione di abbandonare gradualmente Facebook ma proprio in questo social network siamo venuti a conoscenza di una campagna solidale (ora chiusa) a cui siamo stati felicissimi di partecipare: uno studente universitario, in Italia per una borsa di studio, ha scoperto di avere HIV ma per accedere al servizio sanitario nazionale (quindi anche gli antivirali) ci vogliono 700 euro all’anno per le persone provenienti da paesi esterni all’Unione Europea.
Lo studente non poteva permettersi una cifra così alta e il dottor Massimo Cernuschi, infettivologo, ha avviato una raccolta fondi affinché dai social network le persone potessero effettuare donazioni in suo favore.
Nostro malgrado, a suo tempo, eravamo stati ingannati da una raccolta in aiuto di una ragazza omosessuale che doveva farsi casa e poi si è comprata una macchina costosa a spese della nostra solidarietà, ma in questo caso non abbiamo avuto esitazioni: conosciamo la serietà del dottor Cernuschi e, soprattutto, siamo consapevoli di quanto sia importante iniziare le cure il prima possibile quando si scopre di avere l’HIV, così da scongiurare sia danni al sistema immunitario sia l’eventualità di trasmetterlo ad altri.
Questo post ha il solo fine di condividere la nostra gioia perché in pochi giorni le donazioni sono riuscite a garantire copertura del servizio sanitario per due anni a questo ragazzo. Due anni di cure, non sarà tanto ma almeno è un po’ di respiro. La raccolta ora è chiusa, ma siamo davvero stati felici di aver nel nostro piccolo aiutato una persona. Non importa se non ci incontreremo mai, noi in coscienza facciamo tutto quello che ci è possibile per aiutare concretamente le persone con HIV e ci sentiamo di ringraziare una comunità che, attraverso un social network spesso pieno di odio, quando c’è di mezzo la solidarietà non esita a rispondere, facendo sentire accoglienza e calore a chi ne ha bisogno.
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