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Forza, resisti, Bugliano ti ama!

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Bugliano è scossa da un evento drammatico ma è solo grazie alla tempestività di Adri se si è potuta evitare una tragedia ancora più grande. Chissà se le persone coinvolte saranno prima o poi in grado di raccontare?


Sangue freddo

“La colpa è mia, hai ragione, è tutta colpa mia!” Floyd turnpike piange e mi pare un evento talmente impossibile! Lui è stato il mio insegnante e supervisore in tutto il mio percorso nelle forze dell’ordine, quello che mi ha sempre raccomandato di tenere a bada le mie emozioni se mi trovo ad affrontare particolari difficoltà. “Sangue freddo e pedalare”, mi diceva sempre e ora sono io a restituirgli lo stesso messaggio. Piangere è inutile, dobbiamo solo sperare che la situazione migliori.

“Bastava controllargli le macchine”, Floyd insiste a rimuginare su quanto accaduto. “Dovevamo impedirgli di arrivare a tanto.”

Se fosse, bastava, al tuo posto avrei fatto… Questo si chiama giocare col senno di Poi e da una persona razionale come lui non lo accetto; è già tanto se siamo arrivati in tempo e con la mia cintura ho bloccato l’emorragia, era sufficiente sfondare la porta un minuto più tardi e a quest’ora avremmo pianto due nostri amici.

“Lo vedi Gifter, quanto sei bastardo? Se tu fossi riuscito a convertire il ragazzo, ci avrebbe pensato l’HIV ad anticipare le sue mosse e fermarlo. Magari si sarebbe fatto male comunque se perdeva conoscenza, sbatteva la testa da qualche parte. Che ne so, ma non lo trovavamo di sicuro così! Pensi sia stato il dissanguatore a tentare di ucciderlo?”

Ci metterei la mano sul fuoco: la persona che era col ragazzo ferito non poteva avergli fatto del male, perché dalla sua posizione e il sangue che sporcava il suo corpo era evidente che fosse svenuta molto prima. Ora c’è solo da sperare che si riprendano e parlino entrambi!

“Cioè Adri, fammi capire: il cieco ha fatto tutto da solo? E l’altra donna? Qualcosa non mi quadra.”

Come mi fanno incazzare quelli che etichettano gli altri usando le condizioni o disabilità, prenderei Turnpike a cazzotti solo per questo. Sangue freddo, profiler, sangue freddo!

Legame di sangue

Di discutere avremo tempo, ora io e Floyd siamo qui solo per Antonio Falco e Siria; a quanto sembra devono ancora svegliarsi e noi vorremmo entrare a vederli, se solo i medici non continuassero a tirare in ballo la sempiterna questione della parentela per impedircelo. Giuro, il prossimo che si avvicina gli racconto tutta la storia, poi sfido chiunque a dimostrarmi che un gifter e il suo bug chaser non abbiano un legame biologico. Nessun dottore azzarderà a contraddirci, a quel punto!

“Ancora qui, siete?” Non è un medico a urlarci contro, ma una donna visibilmente disperata: “Mio figlio è quasi morto e voi siete qui a godervi lo spettacolo? Dovete andare via oppure…”

Cosa fai, sentiamo? Vuoi farci arrestare? Io e Floyd tiriamo fuori i nostri stemmi: il biohazard, e il distintivo della polizia. Se è da Natale 2021 che non vedi tuo figlio, ci sarà una ragione!

“Voi non siete nessuno”, continua a gridare la signora. “Io ho l’ultima parola perché sono sua madre!”

“Tu probabilmente lo hai messo al mondo”, si intromette Floyd. “Ma se gli volessi bene davvero ci avresti già fatti entrare per stargli accanto.”

Nella mia esperienza di profiler ho imparato a gestire situazioni complicate e dove possibile anche anticipare alcuni eventi. Quand’ho compreso che dietro agli attacchi informatici c’era il mio chaser non ho pensato due volte a correre da lui. Speravo di trovarlo in lacrime e incapace di chiedere scusa, o concentrato sul computer a smanettare per risolvere i problemi da lui stesso creati. Ma non immaginavo certo di dovergli stringere la cintura sul braccio per fermare il sangue! Per quale cazzo di motivo ha tentato di uccidersi, e perché Siria era mezza morta sul letto di Falco?

Troppi perché

Già, Siria; quella ragazza è sempre stata un mistero. Lei non era ferita ma pareva si fosse distesa apposta, come se in qualche modo il suo corpo le avesse anticipato lo svenimento con dei sintomi precisi. E così accade solo quando è il nostro HIV di Bugliano a tirarci fuori da una presunta situazione di pericolo! E allora che cazzo è successo?

Non può essere che il mio virus abbia neutralizzato Siria lasciando campo libero a Falco di tagliarsi. Un conto è rifiutarsi di entrargli nel sangue perché il mio chaser ha un carattere di merda e lo capisco anche, ma da qui a volerlo morto, insomma! O forse è Siria ad averlo aggredito poi il virus l’ha fatta svenire per evitare il peggio? Sì, già questa è un’ipotesi più probabile anche se manca il movente.

“Se è così bravo con gli attacchi informatici, potrebbe aver tentato una violenza sessuale e lei si è difesa, che ne pensi?”

Falco stupratore? Nemmeno se lo vedo! Con l’elettronica può fare di tutto ma abusare di una donna per ottenere il virus, no, lo escludo e qualora l’avesse veramente fatto lo ammazzerò con le mie mani, se prima non provvederà HIV nostro a mandarlo in AIDS.

Resisti Falco, Bugliano ti ama!

“Come vi permettete di accusare mio figlio? Antonio non è un pervertito, lui non vuole diventare sieropositivo come voi! Non può aver violentato nessuno!” La signora è una furia e Floyd la prende per un braccio: “Le pare il modo di sbraitare così in ospedale? Venga con me e lasci lavorare il mio collega, o vuole che La arresti per oltraggio alle forze dell’ordine?”

Sempre equilibrato il mio capo, sa aggirare i peggiori ostacoli e il medico può solo rassegnarsi a lasciarmi passare. “Il paziente è sveglio, ma non lo stanchi troppo! Mi scusi agente ma non avevo compreso la situazione!”

Avrà visto il biohazard o il distintivo da poliziotto? Non mi importa, fin tanto che ho potuto entrare e avvicinarmi a Falco.

Avvertendo i miei passi lui ha alzato la testa e allungato la mano verso il suono, così approfitto per sedermi in silenzio al suo fianco. “Mamma sei tu?”

Mi faccio immediatamente riconoscere e gli spiego la situazione: il medico mi ha permesso di entrare perché gli ho detto che sei in pericolo. Ora io sono qui con te, riprenditi in fretta e torniamo al Campus!

“Siria, è morta vero?”

No, cioè, non lo so. Non ho idea se è ricoverata qui, se è sveglia, se è viva. Non so niente.

“Lasciami, Adri, ti prego lasciami morire!”

Dopo averti salvato la vita? Non esiste. Dimmi che cazzo hai combinato, cos’è capitato a Siria.

“L’ho ammazzata”, si mette a piangere lui. “Voleva essere lei la mia gifter. Era sul mio letto poi non so, non mi rispondeva più, non si muoveva più.”

Cerco per quanto possibile di tenerlo calmo: tu non vedi, non hai la situazione sotto controllo, hai troppa immaginazione e ti crei problemi che non ci sono! Siria certamente sta bene, guarda, me lo sento. Anzi è l’HIV a garantirmelo. Forza Falco, resisti, tutta Bugliano ti ama e il CampusIBUOL fa il tifo per te.

“Non dire bugie, un cieco non lo vuole nessuno. L’unico che mi amava era Valentino e il dissanguatore me l’ha ucciso! Vattene via e lasciami in pace!”

Gifter sì, agente leale anche, ma se qualcuno mi ci porta sono capace di essere stronzo fino in fondo e con Falco devo giocare di astuzia.

Se vuoi morire vai, strappa via la fasciatura e riapri il taglio a me non va e non viene niente ma sappi che se hai intenzione di dissanguarti il nostro HIV non è d’accordo e, anche se stai in coma, è capace di mantenerti in vita così oltre a non vedere sarai un vegetale e avrai un sacco di medici negativi a darti da mangiare con la sonda. E io non ti firmo di sicuro il testamento biologico; è questo che vuoi?

“Allora uccidimi tu, prendi la pistola mettimi le mani al collo ma ti prego fai finire questa vita da cieco negativo di merda!”

Gli stringo la mano ancora più forte, deciso a non muovermi di un passo: il risultato negativo era un errore, Falco. In realtà le linee erano due e io ti ho fatto credere che fosse una per non metterti in pericolo più di quello che già sei. Ma proteggerti a che cazzo è servito, se è bastato un paio di forbici per rischiare di dissanguarti con le tue mani!


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DISCLAIMER

Le storie ambientate nel “Mondo Positivo” sono opere di pura fantasia e non rappresentano fatti o persone reali. Gli autori, attivi da tempo nella lotta a HIV e AIDS, utilizzano queste narrazioni per contrastare lo stigma legato all’infezione.

Si sottolinea che tali racconti non incoraggiano comportamenti dannosi per la salute ma la finalità è sensibilizzare sulla prevenzione educando al rispetto per le persone che vivono con l’HIV.


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