Quando non si è in grado di riconoscere cos’è reale e cos’è finto, può succedere questo e altro: la Pro Loco di Bugliano non ne può più di creduloni e odiatori, e nemmeno noi! Ecco cosa accade quando i lettori non leggono.
Dalla Pro Loco di Bugliano
Riportiamo dalla pagina Facebook nostra amica “VisitBugliano Pro Loco di Bugliano” un messaggio rivolto ai più grandi cospirazionisti del web:
“Smascherate complotti mondiali, ma oltre a girare il sugo, non avete ancora capito nulla di Bugliano e delle sue varie pagine.
SVEGLIAHHHHH“
Per varie ragioni relative alla nostra vita personale non seguiamo più troppo assiduamente i dibattiti sui social ma comunque ci siamo scontrati con la vicenda “lancio del gatto” di cui il nostro HIV di Bugliano ha parlato dettagliatamente nell’ultimo Bugliano Cold; anche dopo tre anni abbondanti, ancora esiste chi pensa al Comune di Bugliano come una città del mondo reale.
Saranno gli stessi che ritengono la saga di Matrix o guerre stellari come un documentario? Probabile, fatto sta che riferendosi alla faccenda del gatto qualcuno ne approfitta per acquisire (ulteriore) visibilità nei propri social e anche oltre:
”Ho appena lanciato un appello agli amministratori della pagina Comune di Bugliano tramite una “live” che è visibile sulla mia pagina. Vi invito a visionarla con la speranza di vedere ELIMINATO al più presto questo post”.
Preferiamo non commentare oltre e non dare riferimenti su chi sia il personaggio in questione perché non vogliamo favorire la notorietà di chi non la merita.
Mondo Positivo preso di mira
Più volte ne abbiamo parlato specificando sempre la nostra intenzione di ignorare i detrattori ma evidentemente il caldo dà alla testa e ancora una volta qualcuno ha perso tempo nella nostra pagina contatti lanciando sterili minacce di denuncia. Su che base, poi?
Tranquillo odiatore, non facciamo il tuo nome perché ce ne frega zero di te come essere umano; però abbiamo tutta l’intenzione di mettere in ridicolo ciò che scrivi.
- Odiatore 1: “Siete dei criminali! Diffondete l’HIV intenzionalmente e andate fermati. La polizia postale è sulle vostre tracce. Buona estate!”
- Odiatore 2: “Valentino Talluto, Claudio Pinti, loro hanno finito di divertirsi e voi sarete i prossimi a venire sbattuti in galera”.
Già ci siamo fatti sentire su cosa pensiamo di Valentino Talluto e non abbiamo intenzione di ripeterlo; all’odiatore uno abbiamo risposto che siamo disponibili a chiudere senza arrivare a tribunali e avvocati, 5000 euro non di più e non di meno. Basta riscrivere nella nostra pagina contatti chiedendo esplicitamente di parlare con la nostra rappresentante legale, avvocato Heidi Hesse. In caso di mancata risposta entro cinque giorni procederemo con la denuncia per diffamazione e ingiuria.
Arrampicata sugli specchi
Il detrattore ha capito la presa in giro? No! Ha risposto chiedendoci scusa perché non aveva letto il nostro disclaimer. “Avete scritto dappertutto che è fantasia ma io sono sensibile all’argomento perché [persona cara] è morta di AIDS due anni fa scusate sono un cretino e non ho letto subito spero vogliate perdonarmi”.
Ecco qui. Guarda caso ogni volta che mettiamo un odiatore di fronte alle proprie responsabilità anche legali vere o finte che siano, questo tira fuori dal cilindro una persona morta o malata di AIDS fra gli amici o in famiglia. Fanno prima a dirci di aver confezionato una figuraccia, perché non lo ammettono? “Ho una persona cara morta di AIDS” è il nuovo “ho tanti amici gay ma”, “non ho niente contro gli immigrati ma”, “non sono omofobo ma”. Con noi certi atteggiamenti non attaccano.
L’incoerenza
Il secondo, quello che parlava di Talluto e Pinti, è stato il più comico: nel suo profilo social network aveva un sacco di post con “HIV non causa AIDS”, “il preservativo non preserva”, “AIDS una grande truffa” ecc. Allora se credi che il virus sia così innocuo perché vorresti fermare noi, qualora fossimo davvero intenzionati a trasmetterlo?
Ebbene, odiatore 2, vogliamo darti un paio di informazioni:
- Claudio Pinti l’uomo che hai citato e condannato di recente seguiva le tue stesse teorie negazioniste. Perché e per come non è compito nostro valutarlo, gli stessi media pubblicano articoli contraddittori a riguardo, ma a dire che il negazionismo AIDS porta ad ammalarsi e morire è un dato scientifico non siamo certo noi a inventarcelo.
- il virus che noi raccontiamo in queste pagine non è quello reale, è una figura inventata per cui possiamo trasmetterlo quanto ci pare. Quello reale, chiuso nel corpo di uno di noi invece, è controllato a vista dai farmaci e nessuno mai si sognerà di farlo uscire.
Siamo perfettamente consapevoli di quante realtà drammatiche esistano ancora in materia di HIV, anche nei paesi industrializzati. A partire dalla vicenda di Stefania Gambadoro su cui già a suo tempo abbiamo scritto. Ma preferiremmo che prima di scrivere spropositi sul nostro conto la gente prendesse un bel respiro e sfogasse la propria rabbia altrove. Grazie.
Lascia un commento