Il 3 ottobre si celebra una ricorrenza poco conosciuta in Italia: il Virus Appreciation Day, giorno dedicato a scienziati e ricercatori impegnati a studiare questi microorganismi. Nel suo percorso di integrazione col mondo degli umani, il virus HIV di Bugliano avrebbe voluto uno smartphone tutto suo per onorare questa giornata con selfie e condivisioni, invece qualcuno gliel’ha negato.
Virus Appreciation Day
Bugliano, 03 ottobre 2021.
Oggi è il Virus Appreciation Day e mi si è presentata un’occasione d’oro: affrontare quel pallone gonfiato di Adri il mezzo poliziotto umano che inventando la scusa di un’indagine mi ha rubato il giocattolo con la mela, ottenuto con gran sacrificio durante l’evento chiamato Day One.
Tatiana, la mia prediletta, ha preso una sbandata per lui e lo ha invitato a pranzo; chissà cosa ci trova di speciale! Ammetto di essere geloso, perché lo stronzo non vive in simbiosi con altri virus e, che la ragazza dia attenzioni a un umano NEGATIVO senza prima chiedermelo, non mi piace affatto.
Riavrò indietro lei, e il mio gioiello, a ogni costo! Quante volte le ho dimostrato la pericolosità dei NEGATIVI eppure mai una volta che dia ascolto al suo HIV.
Subito al sodo
Forse l’unica qualità apprezzabile di Adri è la sua schiettezza e velocità nel chiedere ciò che vuole: senza augurare a me o Tatiana “buon virus appreciation day”, si è seduto e ha aperto davanti a noi la confezione del mio giocattolo con la mela… Anzi no!
Le mele sono due, il giorno dell’evento non mi ero sbagliato e se Adri non è andato a prendere il rivenditore a cazzotti, è stato solo perché aveva mangiato come una bestia e si sentiva pieno, ma soprattutto per non perdere la reputazione di quasi poliziotto.
Il contenuto
Appena acceso, l’apparecchio non mostra il solito logo e messaggio di benvenuto che ho già visto a casa di tanti altri umani; girano veloci sullo schermo un sacco di foto e testi difficili da comprendere, fino a che l’audio si alza a tutto volume e in primo piano compare un volto che conosco fin troppo bene.
Sì, anche la voce mi è familiare; nel video, l’uomo tiene in mano un microfono e canta a squarciagola alcuni ritornelli inquietanti:
“Troppo amore uccide, come quando non ne hai. Prosciugherà la tua forza, ti farà implorare, gridare, strisciare. Il dolore ti farà impazzire, sei la vittima del tuo stesso crimine”.
Tatiana capisce al volo il mio disagio e prova a zittire quella macchina infernale premendo sul display ogni icona possibile, ottenendo solo il risultato di far cantare di nuovo la persona in video col volume ancora più alto e un pezzo diverso:
“L’amore uccide, può giocare con le tue emozioni. L’amore uccide, ti ferisce fin dall’inizio.”
Il ricordo mi travolge, quello immortalato è l’ultimo essere umano di cui mi ero innamorato ancora molto tempo addietro. Come ha fatto il disgraziato del Mela Store a conoscere dettagli così intimi sulla mia esistenza, certamente è alleato coi negativi che vogliono farmi del male!
Loro, maledetti, sognano di rendermi la vita impossibile e io mi sono lasciato fregare un’altra volta; ma ora c’è di mezzo qualcuno di importante e non permetterò a quei bastardi chiunque siano, di distruggere la nostra vita.
Parlo di Tatiana, che insiste a ritenermi capace di amare prendendo se stessa come esempio; ma con lei il legame è speciale: era così piccola, indifesa e sola nel 1987 quand’è nata. C’ero soltanto io a starle accanto perché gli umani l’hanno sempre rifiutata, e quello era lo stesso periodo in cui l’uomo del video si è accorto della mia presenza. Coincidenze? Io non credo.
Un amore travolgente
Incontrai quell’essere meraviglioso in un locale dove le persone si radunavano a migliaia per seguire delle esibizioni. Lui mi incuriosì immediatamente, perché bastava un suo gesto o una sua parola e li conquistava tutti: chi si accontentava di imitare la sua voce, chi gli batteva le mani, chi saltava e ballava, tutti lo chiamavano con un nome. Freddie.
Grazie alla mia invisibilità come tutti i virus non impiegai molto ad avvicinarmi e decidere di pedinarlo; per me fu amore a prima vista ma lui inizialmente sembrò ignorarmi; giorno dopo giorno, vedevo quanto fosse sempre al centro dell’attenzione, così pensai che era ora di finirla, anch’io avrei voluto essere notato una buona volta, era facilissimo prendere il controllo su di lui e averlo tutto per me!
Il suo sistema immunitario era alla mia portata e in quegli anni, decennio del 1980, gli umani parlavano a malapena di un nuovo virus sconosciuto; poveri ingenui non avevano capito che io stavo loro addosso da millenni e soprattutto che da loro, e solo da loro, avevo imparato ad ammazzare per amore.
Determinato a non dare troppo nell’occhio, gli disattivai gradualmente le difese ma il mio eroe continuò imperterrito a cantare e organizzare eventi a cui ero felice di partecipare senza essere invitato, arrivai anche a comporre per lui le canzoni di maggior successo ma neanche così riuscii ad avere la sua attenzione: si prendeva tutti i meriti per i testi, o li attribuiva agli altri suoi amici umani di cui si fidava.
Io non esistevo, pur standogli accanto anche dove altri suoi simili non potevano accedere; provai una rabbia incontenibile in quel periodo e ogni minuto era un interruttore del sistema immunitario che gli spegnevo.
Ma quando tutto il suo corpo era sotto il mio controllo, mi resi conto che la mia rabbia e invidia gli avevano fatto del male: la sua determinazione a dare gioia a tutti me compreso, aveva lasciato il posto alla sofferenza e non provai alcuna gratificazione sapendolo nelle stesse condizioni in cui venni lasciato io, diversi millenni fa.
Ormai dipendeva da altri suoi simili, aveva bisogno di aiuto anche per svolgere semplici attività quotidiane e il Freddie che avevo conosciuto non esisteva più! Così provai a farmi qualche domanda: uccidere è l’unico modo di amare? Davvero? Come ho fatto a dimenticare le alternative?
Affronto rimandato
Adri ha ascoltato con grande attenzione la storia che gli ho raccontato su Freddie, e alla fine anziché litigarci ho dovuto chiedergli scusa: ancora una volta i pregiudizi verso i NEGATIVI mi hanno impedito di vedere che lui sta cercando di proteggere me e Tatiana, privandoci di quello smartphone trappola su cui è meglio consentirgli di indagare a 360 gradi!
Non è una delle migliori rivelazioni durante il Virus Appreciation Day, certo, ma vediamolo come un nuovo inizio! Lui vada pure avanti con le indagini sul telefono, io continuerò le mie per capire se Freddie mi ha perdonato o no.
Nota degli autori
Le citazioni su “troppo amore ti ucciderà” e “l’amore uccide” derivano rispettivamente da “Too much love will kill you” dei Queen, e “Love kills” di Freddie Mercury.
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