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House In Virginia

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Bugliano, 7 novembre 2021. Una nuova realtà è nata nel quartiere universitario: House In Virginia, bar ristorante aperto esattamente di fronte al Caffè Buongiornissimo, locale prediletto dagli studenti del CampusIbuol.

Di: Alison Grant


House In Virginia: inaugurazione

Alla cerimonia di inaugurazione che ha avuto luogo sabato 6 novembre 2021, erano presenti poche persone; la nascita di House In Virginia infatti è rimasta sotto silenzio per settimane, malgrado il lavoro dei muratori abbia creato disagi per un anno intero.

“Credevamo volessero costruire una lavanderia per il campus”, hanno dichiarato alcuni studenti della IBUOL vedendo il nuovo bar ristorante, situato di fronte al Caffè Buongiornissimo, quest’ultimo una succursale del Papero Offeso.

Conosciuta solo come Virginia, la titolare ha accolto la nostra redazione con un cannolo siciliano a suo dire “la specialità della casa”; senza mai togliersi mascherina, guanti o fazzoletto dalla testa, appena noi giornalisti ci siamo alzati la signora ha pulito il tavolo con uno straccio imbevuto di disinfettante e non ci ha permesso di uscire senza igienizzarci anche noi da testa ai piedi ma quando le abbiamo spiegato come Bugliano sia libera dal virus Sars-cov2 che ha sconvolto il mondo intero, lei non ha voluto sentir ragioni:

“House In Virginia è un luogo in cui ognuno si sentirà in famiglia, a condizione di meritare la mia fiducia”, ha dichiarato la titolare.

Ma la posizione più dura è stata presa da HIV di Bugliano, virus studente modello e cittadino irreprensibile: “è chiaro che a quella donna noi virus facciamo paura. Ma che una piena di sierofobia come lei abbia chiamato la propria attività House In Virginia alludendo al mio nome, è un affronto senza precedenti sul quale non starò zitto di sicuro.”

Nessun altro dal Papero Offeso o dal campus, ha però voluto rilasciare dichiarazioni in merito: sarà il tempo a decretare il successo o meno di quest’attività, il nostro lavoro è soltanto quello di informare.


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Le storie ambientate nel “Mondo Positivo” sono opere di pura fantasia e non rappresentano fatti o persone reali. Gli autori, attivi da tempo nella lotta a HIV e AIDS, utilizzano queste narrazioni per contrastare lo stigma legato all’infezione.

Si sottolinea che tali racconti non incoraggiano comportamenti dannosi per la salute ma la finalità è sensibilizzare sulla prevenzione educando al rispetto per le persone che vivono con l’HIV.


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