Ma voi due state insieme? Una domanda che ci viene posta con regolarità e a cui dopo anni vorremmo dare la risposta definitiva. Offenderci? Di per sé il “ma voi due state insieme?” Potrebbe essere anche una domanda legittima di fronte a due persone affiatate e di sesso opposto; ma essendoci di mezzo disabilità, omosessualità, sieropositività all’HIV, più di qualcuno si è costruito la narrazione strappalacrime sul nostro conto senza averne alcun diritto.
Polo positivo e polo negativo
Confermiamo quanto espresso nella pagina di presentazione: siamo il polo positivo e quello negativo di uno stesso atomo, il protone e l’elettrone. Ci completiamo ed è giusto così perché ogni circuito elettrico o magnete che sia, per funzionare ha bisogno di entrambi i poli.
Ma se nel mondo positivo di fantasia condividere il virus HIV di Bugliano è un dovere civile, in quello reale esiste un HIV solo ed è cattivo quindi è opportuno mettere in campo ogni sforzo per evitare di prenderselo o passarlo in giro.
HIV esiste da decenni, ci sono vari strumenti di prevenzione più o meno accessibili economicamente, quindi se possibile usiamoli senza discriminare le persone che vivono col virus perché il “non sapevo, sono ignorante”, non è più una scusa.
Parliamoci chiaro: se qualcuno considera la sierofobia un metodo di prevenzione e allontana una persona solo perché ha il virus, allora ci dimostri utilizzando il metodo scientifico che senza il segno positivo un apparecchio elettrico funziona o che unendo i poli negativi due calamite si attraggono. Il segno più esiste, e dovete conviverci anche se non vi piace, senza costringere chi ce l’ha a nasconderlo. Più chiaro così?
Ma voi due state insieme?
Lo sappiamo, i lettori pettegoli non vedono l’ora di conoscere la risposta a questa domanda. “Ci completiamo”, “i segni opposti si attraggono”, “protone ed elettrone dello stesso atomo”… Tre indizi fanno una prova?
Perfetto, la risposta è che ci vogliamo un gran bene e abbiamo tanti, tantissimi interessi e obiettivi in comune. Dal 2019 in cui ci siamo conosciuti stiamo percorrendo molta strada insieme, abbiamo superato numerosi ostacoli e difficoltà eppure siamo qui in piedi sperando che nessuno (tipo le bombe) ci butti giù.
Dovrebbe bastare, in teoria. E a noi è sufficiente perché l’amicizia è questo; certi lettori però col “ma voi due state insieme” intendono altro.
Ma voi due dormite insieme?
Ecco, a volte è capitato anche quello. Lungi da noi raccontare i dettagli della nostra vita personale ma è successo in qualche occasione di dormire insieme… Uno sul letto e uno sul divano. Quando ci sono certi documentari, libri o film noiosi l’effetto soporifero è una garanzia e non è che abbiamo gli orari: dormi prima tu, o dormo prima io? Se capita di crollare contemporaneamente, poco possiamo farci.
“Ma andate a letto insieme?” Come sopra: non è che ci scriviamo un messaggio prima, in modo tale da evitare di coricarci nello stesso momento perché altrimenti a qualcuno risulta che siamo andati “a letto insieme”. Ognuno ci va quando è stanco e senza renderne conto all’altro.
“Ma voi due lo fate? Ecco, insomma, avete contatti intimi?” Anche in questo caso ognuno di noi si gestisce la propria vita sessuale senza renderne conto all’altro. Se a volte è capitato di avere contatti intimi in contemporanea non possiamo saperlo, anche in quel caso non ci inviamo le chat prima di iniziare un’attività erotica con o senza qualcuno.
E per tutte le altre domande
Non sappiamo ancora come dirlo: per chiunque da ora in poi chieda: “ma voi due state insieme?” Abbiamo la risposta e vogliamo piazzarla proprio sul sito web visibile a tutti.
Questa è una frase facile da pronunciare ma non da mettere in musica allora ci ha pensato un carissimo amico a esprimere un concetto fondamentale che vorremmo tanto fosse chiaro per chiunque.
Fatti i cazzi tuoi ti prego fatteli, e inventati una vita tutta tua…
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