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Podcast true crime? Giocare col fuoco!

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Può un podcast true crime dare le risposte che le autorità non forniscono? Floyd Turnpike se lo sta chiedendo, la scomparsa di Siria è solo l’ultimo dei misteri irrisolti. E qualcuno intanto vuole farsi giustizia da sé.


Podcast true crime: Bugliano cold

Il primo a farmi ascoltare questa robaccia è stato ChaserNucleus: Bugliano Cold, scaldiamo i casi freddi. Persone scomparse, omicidi irrisolti, incidenti o inadempienze della pubblica amministrazione.

Già il nome dell’autore fa ridere così: “il segugio Sega” e io, agente dell’FBI, dovrei anche dargli retta? Dai, su! Una voce filtrata che sembra quella di un cartone animato con le musichette e i suoni, impossibile da trovare nei tradizionali podcast ma disponibile solo a chi frequenta la IBUOL International Bugliano University Of Life. Povero mondo!

Più volte ho ricevuto e-mail dal Segugio in questione senza mai dar loro seguito, figuriamoci, nessun agente di polizia divulga informazioni riservate sui casi di cui si occupa.

Ultimamente però, non posso più sottovalutare Bugliano Cold perché si sono messi a ficcare il naso nelle indagini sul dissanguatore e a me la cosa non sta piacendo affatto.

Conflitto etico

Non è stato facile decidere: indubbiamente avrei impiegato poche ore a intercettare gli autori del podcast e sequestrare il sito, ma devo ammettere che molte situazioni sono state risolte grazie a questi dilettanti.

Il giorno in cui il rettore Umberto Ganni ha trovato il proprio cane avvelenato, Sega non ha dato tregua al Comune di Bugliano finché a forza di pressioni più o meno lecite i vigili si sono appostati nell’area cani e hanno preso il criminale con le mani nel sacco. Anzi, nel topicida.

Idem è accaduto col gruppo di ragazzini che si divertiva a spaventare la nutria mascotte del ristorante Papero Offeso tirando pietre, o quando il frigorifero dello stesso ristorante si è guastato e la puzza di morte si sentiva lontano un chilometro. Nessun cadavere in quel caso, era solo il cibo andato miseramente in rovina.

Adesso però le piccole ingiustizie non fanno più ascolto e questi si vogliono dedicare a roba forte, il dissanguatore è un boccone squisito per i social, in qualche modo devo provvedere a limitare il danno.

Che poi, un problema? Non è detto lo sia: un profano può arrivare dove la polizia brancola nel buio! Proviamoci, almeno cerchiamo di creare una squadra e completarci a vicenda. Io rispetto il loro anonimato, loro dall’altra parte si impegnano a non pubblicare mie interviste od opinioni su casi difficili.

Sospetto infondato

Prima di offrire la mia disponibilità ho voluto appurare se i miei sospetti in merito al segugio avessero un fondamento: per la voce filtrata ho creduto per mesi trattarsi di Nucleus, e sulle abilità con l’audio ho dato per scontato fosse il figlio di Benjamin Bruckner, Hunter; lui è sempre stato un ragazzo difficile e anche se Benjamin e suo marito se ne sono presi cura al meglio, pungere è la natura dello scorpione e bisogna stare in guardia.

Così li ho mandati insieme a Chicago in trasferta, il loro presunto flirt con Tatiana era una scusa come un’altra per motivare il loro allontanamento a tempo indeterminato e con meno tecnologia possibile a disposizione. Ma ieri è uscito un altro episodio del podcast e ho capito che Sega è qualcun altro.

L’anonimo speaker ha raccontato della studentessa sparita dal CampusIBUOL prima che mi preoccupassi io. Siria è una ragazza parecchio schiva, va e viene quando le pare e più che “scomparsa” l’avrei definito “allontanamento volontario”; però non ho potuto rimanere indifferente alla disperazione di Tatiana! Se la figlia di Freddie si allarma per qualcosa, ha sempre un fondo di verità. “Ascolta il segugio”, mi aveva detto. “Lui di solito ci azzecca sempre.”

Come si capovolgono i ruoli, in certe situazioni! Solitamente l’ultimo a prendere la decisione definitiva sono io, ma da quando sono positivo è Adri la persona a cui mi affido quando mi trovo in difficoltà e che mi dà sempre ottimi consigli. Lui oltre a essere il mio gifter è il miglior profiler uscito dall’università di Bugliano, su questo posso mettere la mano sul fuoco.

“Fai quello che vuoi, capo. Secondo me questi del podcast sono anche gli autori dei casi su cui lavorano; sembra di sentire quelli che producono antivirus e poi a mandare in giro i virus informatici sono sempre loro, hai presente?”

Il ragionamento di Adri non è sbagliato, ma senza ascoltare il podcast non si può crearsi giudizi sul nulla.


BuglianoCold hard: dov’è Siria?

[Conduttore]:

Oggi Sega il Segugio è lieto di inaugurare la nuova edizione del podcast: Bugliano Cold Hard. Ci occuperemo di persone scomparse e casi irrisolti di omicidio che hanno terrorizzato la nostra ridente Bugliano e sono ancora senza un colpevole.

Siamo meno lieti di annunciare che a scomparire, negli ultimi giorni, è stata una studentessa di fotografia all’università IBUOL, il suo nome è Siria.

[Siria, voce registrata]:

“Sono felice di essere qui presente al CampusIBUOL e aver contribuito all’organizzazione di un evento come questo.”

[Conduttore]:

Il messaggio che avete ascoltato proviene dal convegno Serial killer super eroi a Bugliano che ha avuto luogo a marzo 2022 con la partecipazione di uno scrittore best seller mondiale, Anthony Flynn.

Siria era, anzi è, arrivata da Bergamo dopo che il covid19 ha spazzato via la sua famiglia. Non si è mai persa d’animo e ha ricominciato a studiare fotografia.

[ChaserGiulia, registrazione]:

“Per colpa mia la nostra profonda amicizia si è rotta e solo negli ultimi mesi abbiamo iniziato a ritrovarci. Siria ha sempre avuto paura dei propri sentimenti e se percepisce di legarsi troppo a qualcuno, è la volta che si allontana.”

[Conduttore]:

Una vittoria rubata, e addio amicizia. Giulia, la voce che avete appena sentito, aveva sottratto una fotografia personale dal computer di Siria e si era portata a casa il premio di un concorso per un’opera non sua. Da allora sembrava esser morta per entrambe la passione per le foto, finché si sono incontrate nuovamente a Bugliano. Segno del destino?

[Tatiana Brown, registrazione]:

“Siria temeva di essere incinta e le sono stata accanto. Per fortuna il suo test è risultato negativo. Il padre del presunto bambino è sparito dalla circolazione e ho addirittura pensato che fosse partita per cercarlo. E se lui le avesse fatto del male?”

[Conduttore]:

Tatiana Brown, responsabile del consiglio studentesco IBUOL. Confidente della ragazza sparita e ultima ad averla vista, si sente colpevole per alcuni grossi pregiudizi in merito alla positività all’HIV. Le due si sono salutate dopo colazione il 26 aprile, promettendosi di rivedersi in serata. Poi Siria è uscita a fare la spesa presso il supermercato in centro a Bugliano.

Le telecamere di sorveglianza l’hanno inquadrata mentre entrava, poi di nuovo quando è regolarmente uscita con la spesa. Ha caricato la borsa sulla bicicletta e ha preso la direzione verso il centro.
Poco distante dal ristorante Papero Offeso però, un passante l’ha notata fermarsi e fotografare la bacheca dei necrologi. Chi può essere deceduto tra il 24 e il 26 aprile, che lei conoscesse? Può esserci un nesso tra il supermercato, il Papero Offeso e i necrologi? Non lo sappiamo! Come sempre, gli ascoltatori potranno intervenire con le mail. Qualunque dettaglio, anche piccolo, può aiutarci a riportare Siria sana e salva a casa!


Floyd Turnpike: Un ascoltatore in più!

Lascio andare la sigla conclusiva del podcast, per essere dei dilettanti curano bene il loro lavoro e hanno anche degli ottimi gusti musicali. Tante sono le raccolte di effetti liberi da licenza a pagamento, ma come dappertutto c’è il bene e la spazzatura. Nel frattempo controllo la posta e salvo in un supporto criptato le mail che Nucleus e Hunter mi hanno inviato.

Quella consegnata loro da Kelly Hunter è documentazione fondamentale, roba grossa per la quale ci sono già state troppe vittime e adesso almeno ne posso avere il pieno controllo; al Segugio invece ho fatto avere una versione ridotta senza i dettagli più intimi sulle persone coinvolte: patto di non belligeranza senz’altro, ma ognuno al proprio posto così se certi dettagli vanno in giro vuol dire che il dissanguatore e segugio sono la stessa persona.

I conti però qui non tornano: la sigla di chiusura è terminata ma sul lettore è indicato ancora un minuto e mezzo di riproduzione. Possibile che il Segugio abbia inserito una traccia bonus?

Tutto si può dire di questo podcaster, tranne che sia poco preciso con l’audio: se 15 minuti sono, non sfora di un secondo! E adesso c’è un minuto e mezzo di silenzio. Perché?

“Nulla è come sembra”, io lo ho insegnato a ogni mio allievo e negli ultimi tempi c’è Adri che mi restituisce il suggerimento. Vale anche per il podcast probabilmente, allora indosso le cuffie e con pazienza torno indietro fino a raggiungere le ultime note della sigla.

Mi tocca alzare il volume al cento percento altrimenti è impossibile sentire, ma è chiaro che si tratti di una voce umana filtrata. Mascherata ancora più di quella attribuita al segugio.

“Bugliano Cold, riscalda i casi freddi. Proprio così succederà a chi piace giocare col fuoco! Sono il dissanguatore e se finora ho scherzato, ora sto facendo sul serio. O con me o contro di me, vi conviene.”

Nulla è come sembra, nulla è come sembra, nulla è come sembra. Questa frase è un mantra per me, ora non posso più stare dietro le quinte e mando una mail al Segugio con un profilo anonimo, restando più neutro possibile: “Chi è il perditempo che si firma dissanguatore nel vostro ultimo episodio? Non è divertente! Franco Tilliani”.

Il primo nome che mi è venuto in mente; non mi pareva il caso di firmarmi Floyd Turnpike, ma la risposta è arrivata quasi istantanea:

“Gentile ascoltatore, Sega Segugio ha ricevuto una violazione informatica. Qualcuno ha manomesso l’ultimo episodio, non sappiamo chi sia e caricheremo la versione integra al più presto. Manderemo alle autorità l’audio compromesso così da permettere i dovuti accertamenti, al momento ti ringrazio per la fiducia.”


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Le storie ambientate nel “Mondo Positivo” sono opere di pura fantasia e non rappresentano fatti o persone reali. Gli autori, attivi da tempo nella lotta a HIV e AIDS, utilizzano queste narrazioni per contrastare lo stigma legato all’infezione.

Si sottolinea che tali racconti non incoraggiano comportamenti dannosi per la salute ma la finalità è sensibilizzare sulla prevenzione educando al rispetto per le persone che vivono con l’HIV.


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