MONDO REALE: ovviamente non abbiamo perso tempo, ma fra “la sirenetta” che ha interrotto il flusso delle storie, il mese dei Pride con relativi -più o meno utili- dibattiti e situazioni personali particolarmente impegnative, sono volati parecchi giorni dall’ultimo post sugli amici del Campus e allora è il caso di recuperare.
MONDO POSITIVO: il virus HIV di Bugliano ha perso tempo prezioso assecondando i suoi umani, quando però è questione di vita o morte non c’è più orgoglio o incertezza che tengano.
Recap: dove eravamo rimasti?
Freddie pensa che la cattura del Dissanguatore sia imminente e vuole fare da esca così, per evitare spiacevoli conseguenze, è intenzionato a proteggere la figlia di Adri e Alison anche a costo di farla credere morta – è uscito persino un articolo sul giornale di Bugliano, a riguardo.
Ma al posto del cadavere, il dottor Salvo Segapiedi mostra ai genitori disperati una bambola incredibilmente realistica e intanto la piccola Grace è nelle mani dello sfortunato agente Salvo Mondo, arrivato a Bugliano per una rara malattia; secondo i piani di Freddie la bambina sarebbe dovuta partire per l’America e temporaneamente affidata a sua nonna Carol, grazie all’aiuto di una persona che a causa del Dissanguatore ha dovuto cambiare nome tre volte: Rachel Wilson, Laura Vitale, Manuela Alamari; essendo una ragazza abituata a nascondersi fin da piccolissima, una volta in più o in meno non le farebbe differenza tant’è vero che è una delle migliori agenti sotto copertura di cui il mondo possa vantarsi.
Legatissima a Freddie, è l’unica a cui egli si possa fidare di lasciare un compito così delicato ma sembra andare tutto storto perché Grace inizia a strillare nel momento meno opportuno e Adri, compreso che sua figlia è nella stanza di Salvo Mondo, vuole puntare la pistola contro il collega.
Virus: ribellarsi agli umani
Quando la piccola Grace è nata e le hanno fatto le analisi per verificare le sue condizioni, i suoi genitori e la dottoressa Sloan hanno impedito in ogni modo che io potessi manifestarmi verso la piccola: “dobbiamo educarla in modo che positiva o negativa non faccia differenza”, dicevano; “le racconteremo che prende vitamine e guai a lei se si azzarda a discriminare qualcuno per colpa tua! Non esisti per lei, HIV, fino ai 18 anni. Intesi?”
Ho sempre creduto di esser stato mandato in punizione a Zagabria per aver boicottato la gara Bugliano Run, e se invece le ragioni fossero altre? Ovvio, io mi sono sempre ribellato al silenzio su Grace e casualmente la cara Evelyn Sloan è stata colpita da un fortissimo mal di denti; avrei potuto causarle la diarrea ma non volevo impedirle di proseguire con gli studi e i corsi in laboratorio, solo crearle un po’ di fastidio così da farle sentire chi comanda!
Mi sono fregato da solo però, perché lei al posto di chiamare il dentista qui a Bugliano ha pensato bene di andarsene in Croazia e portare anche me.
A Zagabria non è andata malissimo perché ho avuto l’occasione di scoprire molto sulla fine dei miei umani più cari e il mio piano prevedeva di stare in silenzio ancora per qualche settimana, non posso però stare fermo di fronte a un segnale di pericolo! Senza di me neanche il Profiler sa muoversi in autonomia e glielo dimostrerò: lui e la sua prediletta non sembrano in grado di salvare la figlia che hanno messo al mondo, allora devo pensarci io ancora una volta. Io che sono con lei da quando spermatozoo e ovulo si sono uniti per crearla, non me ne frega più niente se le reali condizioni di Grace saranno pubbliche, la missione è difficile e devo rischiare.
Adri: il talento di un amico
Era successo tutto così in fretta! La scomparsa di mia figlia, l’annuncio della sua morte e poi scoprire che il medico legale aveva creato un’autopsia falsa da dare ai giornali, facendo passare per la mia bambina una grottesca bambola reborn.
Salvo Segapiedi ha un enorme talento di depistare la stampa coi suoi documenti realistici e per questo lo coinvolgo sempre in ogni indagine, fosse la prima volta che gli affido lavori complicati! Ma mia figlia Grace? A neanche sei mesi deve già fare i conti con situazioni più grandi di lei? , portarla via era una soluzione che avevo considerato senza però mai arrivare a metterla in pratica. E sentire che il mio più caro amico avesse preso l’iniziativa in tal senso, mi ha fatto perdere la ragione.
Consapevole che il dissanguatore gli ha ucciso la moglie a due settimane dal parto ho pensato il peggio: fingere la morte di Grace, rapirla e dire di starla proteggendo dal killer? Per forza dovevo parlargli e quella sera, dopo aver fatto mettere posti di blocco ovunque, ho girato l’intero campus IBUOL presumendo che anche lui avesse preso un alloggio in attesa del nuovo anno accademico, mai mi sarei aspettato di svoltare il corridoio e sentire il pianto disperato della mia piccola nella stanza del mio collega Salvo Mondo.
Negativo bastardo, per quale motivo la stava trattenendo con sé? Me lo sarei fatto dire con le buone o le cattive.
Eccole, le stanze, coi nomi incisi sulle porte; dal silenzio credevo fossero andati già tutti a dormire finché improvvisamente non ho sentito piangere! Conosco mia figlia e quello era un pianto di paura e dolore.
“Mondo!”, mi sono messo a urlare impugnando la pistola; “Salvo Mondo! So che è lì dentro. Portami Grace o ti ammazzo!”
Sicuramente non ero stato l’unico a sentire la mia bambina piangere, perché nel giro di pochi minuti si era svegliato mezzo campus e un sacco di gente aveva deciso di venire a supportarmi, compreso il marziano radioattivo.
“Gifter stai calmo”, l’alieno mi aveva afferrato da dietro costringendomi a togliere la mano dalla pistola. “Lascia fare a me! Ti porto io la bambina!”
“Neanche per idea, Nuclear! Stai a cuccia!” Gifter? Non mi risultava di aver dato io il virus a ChaserNucleus ma vista la situazione ho lasciato perdere l’appellativo con cui mi aveva chiamato e l’ho allontanato da me. Sapevo che al mio corpo le sue radiazioni non avrebbero fatto danni, ma non gli avrei mai permesso di toccare mia figlia!
Nella stanza Grace piangeva sempre di più e finalmente, dalla porta, ho visto Rachel dirigersi verso di me con la piccola in braccio. “Deve avere la febbre alta”, mi aveva spiegato la ragazza; “portala in ospedale, io così non me la sento di partire!” Anche Freddie ci aveva raggiunti ma di Salvo Mondo nessuna traccia: doveva essere andato via dalla porta sul retro ma a me di quel negativo importava sempre meno, c’ero solo per mia figlia.
“Mi dispiace”, Freddie mi si era avvicinato, in lacrime; “è stata tutta colpa mia. Ho sbagliato, non ho capito…”
“Ma comprendere cosa! Cosa!” Anche Alison ci aveva raggiunti e si era messa a urlare: “io sono la madre, io so quali esigenze ha nostra figlia e adesso ci lasciate portarla all’ospedale! Se muore perché avete perso tempo, giuro che…”
Virus: non c’è tempo da perdere
Chi li capisce, gli umani! basta che i loro figli abbiano un po’ di febbre e vanno in panico! Morire? Figuriamoci, non ho alcuna intenzione di uccidere Grace! Tutto sotto controllo, devo soltanto spiegare com’è andata e perché ho dovuto far sentire la mia presenza in anticipo su di lei.
Con me costretto a Zagabria, Freddie ha preso un sacco di iniziative senza chiedermelo e io l’ho lasciato fare, incluso rendere positivo il medico legale e il finto rapimento di Grace. Tutto sommato la cosa poteva anche funzionare, se quel negativo di Mondo non avesse rovinato ogni cosa! Lui e la sua ambizione di tornare giovane che ha rischiato di mettere tutti in pericolo.
Poveri illusi negativi, con la loro convinzione di tradire le amicizie rimanendo impuniti. “Come faccio a ottenere la fiducia di Adriano se non proteggo sua figlia”, diceva l’autoproclamato erede di Montalbano e io, in incognito, ascoltavo. Che la bimba di Adri venisse creduta negativa era un vantaggio per me, in quel contesto.
E Freddie, dal canto suo, ha tutte le ragioni di sentirsi in colpa: “sei in gamba, Salvo Mondo, ma ancora non sei pronto per il virus!”
Lo so anch’io, non avrei mai voluto trasferirmi nel suo corpo ancora pieno di sierofobia, Mondo però si è incastrato con le proprie mani raccontando a Freddie della positività come soluzione per la vecchiaia precoce. “Voglio ritornare il giovane Salvatore Del Mondo”, diceva, così mentre Grace e Freddie dormivano, si è allontanato per qualche minuto, tornando poi assieme a un altro umano.
“Che culo”, aveva sorriso il nuovo arrivato guardando Freddie e la bambina addormentati uno accanto all’altra. “Li abbiamo tutti e due a portata di mano! Ora non ho coltelli con me ma se tu bevi direttamente dalla fonte più piccola, è ritorno alla giovinezza garantito! Aspetta qui vado a prendere ciò che serve e facciamo tutto. Fidati, non se ne accorgeranno! Ho già parecchia esperienza in merito e basta farli dormire”.
Era uscito dalla porta sul retro così come era venuto, poco dopo è arrivata anche Rachel. Sarebbero stati in pericolo tutti ed è stato quello il momento in cui ho deciso di agire e quale migliore sistema di allarmare tutto il campus? Mandare Freddie, Rachel e la bimba in AIDS? No, troppo drastico. Coi dolori e la febbre alta, invece, Grace sarebbe stata portata via dai genitori di sicuro. Non c’era tempo da perdere!
Hai poco spazio ormai, Dissanguatore. Non ti permetterò più di uccidere né di avere Salvo Mondo come adepto. Sarà anche negativo, ma gli voglio bene e tu, finalmente, hai commesso il più grande passo falso della tua vita.
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