REALE: 14 gennaio 1991. Esce il singolo Innuendo, dei Queen, precedente all’album che uscirà il 4 febbraio dello stesso anno.
BUGLIANO: la canzone Innuendo aiuta Freddie a capire di più sul proprio passato.
Colpito e affondato
Com’è potuto succedere! appena entrato in Internet e già truffato? Di Freddie Mercury leggenda del rock, rimaneva solo un ingenuo che ha dato confidenza a un criminale inseguendo il ricordo di una fan incontrata a Wembley.
Tanto mi vergognavo di me stesso, che preferivo stare a letto giornate intere. La mia mente però ha ceduto e stanotte ho avuto un incubo durato finché Adri mi ha svegliato di colpo scuotendomi per le spalle. Secondo lui parlavo nel sonno! Figurarsi in che condizioni ero, talmente rincitrullito da non essermi accorto che da ieri sera lui era sdraiato accanto a me!
Colazione in famiglia
C’erano Tatiana, Alison e altre facce nuove ma io mi sono seduto accanto a Raymond Still. Povero amico mio, nonostante la malattia se lo stia mangiando ha ancora avuto la forza di cantare e le ragazze gli facevano il coro!
“Si può essere tutto ciò che si vuol essere
basta trasformarsi in tutto ciò che si pensa di poter essere
Siate liberi nei movimenti, siate liberi, siate liberi. Arrendetevi al vostro vero io, siate liberi, siate liberi per voi stessi.”
Ma liberi da cosa! Nel 1991 ero magro come un chiodo, avevo la morte sulla faccia e trent’anni dopo ho visto la stessa scena proiettata sul volto scavato di Ray, che ha compreso al volo le mie sensazioni: “Freddie, Sapessi quale miracolo stai portando avanti! Io a breve non ci sarò più, ma col tempo scoprirai quale meravigliosa comunità hai fatto nascere!”
Onde evitare di piangere ho fatto mente locale su quand’è uscito il singolo Innuendo: 14 gennaio 1991, e Adri per condividere il ricordo con me ha alzato di più il volume.
“Se esiste un Dio o un qualsiasi tipo di giustizia sotto questo cielo. Se c’è uno scopo, se esiste una ragione per vivere o morire. Se c’è una risposta alle domande che siamo obbligati a porci… Fatevi vedere, distruggete le nostre paure, toglietevi la maschera. Oh sì, continueremo a provarci, a camminare su quel filo sottile, … Continueremo a sorridere … Fino alla fine del tempo.”
“Perché tradisci quel che tu stesso hai cantato o scritto? Gifter, la vita continua, the show must go on!”
Adri piantala con le cazzate e spegni questa musica, già mi sento una merda per non poter aiutare il nostro amico Ray a curarsi e perché mi sono fatto imbrogliare in Internet.
Lui però ha insistito: “A chiunque può accadere di cascare in una truffa on line, dai! Ho tutta l’intenzione di scoprire chi è stato a ingannarti ma se non mi aiuti è ancora più difficile.”
Ripartire da Innuendo
Spostando la tazza del mio caffè, il poliziotto mi ha messo davanti uno specchio con accanto una mia foto di trent’anni prima. Quanto ero brutto, magro, uno scheletro e quei dentoni … Cazzo, sì! Ma dove sono finiti?
“Già, Freddie,” ha parlato Ray; “è ora che guardiamo in faccia la realtà: l’intervento correttivo era necessario per meglio nasconderti al mitomane dissanguatore!”
Non avevo mai acconsentito all’operazione, sebbene quei dentoni erano fastidiosi e mi imbruttivano alla fine facevano parte della mia unicità ma soprattutto rendevano ancora più inconfondibile la mia voce quando cantavo quindi al momento, sapere che qualcuno era intervenuto sul mio corpo probabilmente quando ero privo di sensi, era un torto imperdonabile.
Incazzato con Raymond e tutti, ho preso lo specchio per lanciarlo più lontano possibile ma Adri mi ha bloccato: “Sei pazzo Gifter, se lo spacchi sono sette anni di sfortune!”
Pazzesco, un poliziotto così razionale che crede alle superstizioni? Mi sono fatto una risata, finché Ray ha preso di nuovo la parola dopo aver appoggiato, davanti a me, un foglio piegato in quattro:
“Questa è una lettera che ho scritto per te, Freddie. Leggila tu perché io ci vedo sempre meno e la lettura mi stanca gli occhi.”
“Mio caro Freddie, con le ultime forze che mi restano voglio solo dirti grazie per avermi dato la possibilità di studiare e modificare il tuo HIV. Io e te, con la nostra tenacia, abbiamo permesso al virus di diventare empatico con noi esseri umani e soprattutto di trasferire il tuo talento ed emozioni da una persona all’altra. Ti chiedo perciò di proteggere, oltre a tua figlia Tatiana, anche Adri e la dottoressa Evelyn Sloan perché loro due sono i tuoi discendenti virali, nel loro sangue grazie a me scorre il tuo stesso ceppo dell’HIV e sarà loro compito trasmetterlo. Da ora in avanti Evelyn si occuperà di tutti voi affinché questo prezioso virus non vada perduto o mutato, anche tu però devi averne estrema cura. Non fumare, non bere, né sottoporti a particolare stress se no il nostro HIV di Bugliano ne soffre. Ti voglio bene, mio gifter universale. Addio! Tuo Ray.”
Ho letto diverse volte, sempre più incredulo: come poteva essere? Il virus HIV mutato fino a diventare perfino amico degli uomini? La malattia ti sta rovinando il cervello, Ray! Anche se in effetti, nel 1991 mi davano per morto e adesso sono qui e in forma. Vorrà pur dire qualcosa!
“Pensa la fortuna”, mi ha sorriso una donna seduta a capo tavola che poi ho capito essere la dottoressa Sloan. “Hai una figlia biologica arrivata per caso ma avrai un’infinità di discendenti virali! Scoprirai l’emozione di sapere che qualcuno ti ha scelto come suo gifter ma bisogna fare attenzione e trasmettere solo a chi ne è degno.”
Consapevolezza
Incredibile, come posso esser grato al virus quando io mentre ero in AIDS ho sofferto l’inferno! Ora sto bene, ma oltre a non ricordare come abbia fatto a uscirne vivo, non capisco l’orgoglio di tutti nel chiamarmi Gifter. Impossibile che ne ignorino il significato, quando l’ho capito io malgrado l’inesperienza con Internet e le ricerche!
“Diffondere malattie sessuali a partner consenzienti”. Figuriamoci! Se da quando mi sono morti degli amici per AIDS mi sono praticamente recluso, che io sappia non ho mai trasmesso in giro l’HIV!
“Devi convincerti Freddie”, mi ha spiegato Evelyn Sloan. “La situazione è molto semplice: possediamo fisicamente i tuoi dischi, ti ascoltiamo nei servizi di musica digitale, ma è sufficiente un guasto alle tecnologie o un furto e perderemmo irrimediabilmente i capolavori che ci hai lasciato. Il virus, al contrario, nessuno potrà portarcelo via!”
Su questo ha ragione lei, lo ammetto; una volta contratto il virus te lo tieni per sempre e al massimo si replica da una persona all’altra; eppure non mi risulta fosse questo che si intendeva nel passo della Bibbia: “Andate e moltiplicatevi!” Anche se in effetti, se Caino ha ucciso Abele e loro erano gli unici figli di Adamo ed Eva, quale altro modo c’era di riprodursi se non tramite virus? Quegli organismi sono parecchio più vecchi di noi e, messa così, la storia della creazione ci sta tutta.
Maria Sole
La discussione sulla genesi del virus è andata avanti fino a quando Alison Grant, la nipote di Raymond, si è messa a leggere sul tablet; era palese che la stavo annoiando a morte, ho anche chiesto a Ray perché non le dicesse qualcosa e lui s’è limitato a scuotere il capo: “Ali sa quello che fa, con lei devi avere solo tanta pazienza!”
E grazie al cazzo, io devo sempre sopportare ma a tutto c’è un limite! Ragazzina, sarà meglio che te ne vai se devi stare qui a giocare con le stupidaggini on line! Almeno per Freddie Mercury porta rispetto, se non ce l’hai per il tuo povero zio che fra poco non ci sarà più.
Si vede che sono rimasto trent’anni indietro, sono pieno di pregiudizi verso la tecnologia e i più giovani? O forse è colpa della truffa se odio le apparecchiature elettroniche? Fatto sta che Alison mi ha messo di fronte lo schermo del suo dispositivo, praticamente costringendomi a leggere l’ennesima lettera per me tirata fuori da chissà dove.
“Freddie, amore,
ti prego non buttar via questa lettera come hai fatto con tutte le altre. Lo so, hai la tua vita, ora preferisci gli uomini ma se ti sei già scordato della nostra meravigliosa notte dopo il concerto di Wembley, io la porterò con me per sempre. C’è una creatura tua dentro di me, anzi due, e le difenderò a ogni costo. Lo so, è come in quella canzone Bijou del tuo ultimo album coi Queen: ”Tu e io siamo destinati, sarai d’accordo, a passare il resto delle nostre vite insieme, il resto dei nostri giorni come due persone che si amano. Per sempre, sì, per sempre gioiello mio!”Vivrai per l’eternità in me, Freddie caro, e in tutte le persone a cui la mia creatura più piccola deciderà di legarsi. Ti amo, mio adorato, la tua positività è anche la mia. Per sempre tua, Sole.”
Scorrendo con un dito sullo schermo Alison ha cambiato il contenuto, passando dalla lettera a una scritta: “14 febbraio 1987”, collegata a una foto in cui due uomini di mezza età guardavano severi una giovane incinta vestita da sposa. “Maria Sole e Fabio Solari, il padre accompagna la figlia al matrimonio con l’altro signore che vedi. Ma se volete sono riuscita a procurarmi altra documentazione su tutti loro!”
Il volto della sposa mi era familiare e l’ho osservato meglio, ma subito dopo ho guardato quello di Tatiana sorridente immortalata in una foto di gruppo appesa al muro della sala. Sono identiche! E nell’immagine ancora in primo piano sullo schermo, a Maria Sole si vedeva chiaramente il pancione.
“Adesso due più due ti risulta quattro, Freddie?”
Sì, Alison. E anche quattro per due mi dà otto! Tatiana è positiva all’HIV, i social network dicono che è nata il 20 aprile 1987, io sono stato a Wembley a luglio 1986 e ho incontrato Sunshine, quella ragazza poi è morta nel 1988. Uccisa, ma da chi?
Possibile che in più di trent’anni non siano riusciti a capirlo? Se l’omicida di Sunshine è lo stesso mitomane che cerca me, chi lo sta proteggendo, perché la polizia non l’ha mai trovato? A questo punto, davvero, mi auguro di non trovarlo io.
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