Quando non rispetti le regole di una comunità, è inutile sperare che questa faccia eccezioni. Anche se ti chiami ChaserGloria e lavori in segreteria alla centrale nucleare, se sei negativa, non entri. Tu poi usa tutta la resilienza che credi ma sempre negativa resti!
Gloria emarginata
“Sei scarica, negativa”, così la polizia si è rivolta a me prima di buttarmi fuori dalla festa più importante del CampusIbuol. Non hanno voluto sentir ragioni e la comunità positiva insiste a escludermi, pur sapendo che se il mio test ha una sola linea la colpa è tutta loro.
Mi sono anche fatta dare il badge con scritto Chaser, più di così come dovevo far capire le mie intenzioni? Avevo conquistato la fiducia di Tatiana, persa stupidamente quando a ferragosto 2021 l’ho narcotizzata durante il brindisi e adesso nessuno mi vuole più.
Precisiamo: nessuno DI LORO, mi vuole! Come receptionist della centrale nucleare ho dovuto iscrivermi al CSI Consiglio Studentesco IBUOL per avere voce in capitolo sulle decisioni ma proprio oggi ho deciso di dimettermi dopo aver capito che le due capo gruppo sono entrambe positive affiliate alla comunità e, guarda caso, nelle ultime riunioni del consiglio in calendario non c’era mai il mio nome.
Che situazione vergognosa dopo la festa! Loro, i positivi, i forti, gli eroi che vorrebbero liberarci dai serial killer adesso stanno chi sul letto chi sul divano pieni di sostanze e neanche sanno di essere a questo mondo; vaneggiano sul cantante dei Queen ancora vivo, convinti persino che lui sia qua a Bugliano con l’identità Zach Nolan.
In verità quello è un povero pianista da strada senza più lavoro che aveva bisogno di notorietà, e sfruttare la scusa di Freddie Mercury gli è servito per ottenere un po’ di fama.
Il virus parla davvero?
Mi fanno pena, costretti a condizionare la propria sessualità con delle stupide regole portandosi a letto solo chi fa piacere a un loro amico immaginario. L’HIV parla, secondo loro, ma io non l’ho mai sentito! Neanche nei momenti in cui io e Tatiana siamo state fianco a fianco.
Lei è positiva dalla nascita e più volte mi ha inclusa nelle sue conversazioni col virus, ma secondo me parla da sola e avrebbe bisogno di un consulto psichiatrico povera ragazza.
Per non parlare dello scienziato! Ormai è mezzo morto, completamente fuori di testa e scommetto che quando lui morirà smantelleranno la centrale nucleare perché la accuseranno di avergli causato il tumore.
Raymond Still, grande professore? Ma di cosa, se porta i suoi amanti in laboratorio e millanta grandi ricerche scientifiche solo per mascherare un’epidemia dolosa all’interno dell’università.
Negativa e orgogliosa
Dio me ne scampi e liberi, alla fine non è stato un gran dispiacere se non sono andata alla festa e mi sono tirata fuori dal consiglio studentesco, adesso usando tutta la resilienza di cui sono capace potrò finalmente realizzare il sogno di mamma a tempo pieno e casalinga girasugo, a Bugliano c’è bisogno di un ritorno alla famiglia tradizionale venuta meno dopo l’intervento di tutti questi politici e professori LG BT, LG TV, Life is Good, cazzi e contromazzi.
Poi vuoi mettere! Girare il sugo mentre si danno consigli medici e scientifici sui social? Fuori Bugliano in tante lo fanno, perché qui no?
La mia idea prima in rete poi in presenza è fondare un gruppo con altri negativi per rivendicare il nostro orgoglio. Fosse per me istituirei l’Associazione Negativi Orgogliosi ma sono certa che appena i positivi lo verranno a sapere ci prenderanno in giro per le iniziali A N O!
Anche Tracy Romeo – la giornalista del gossip – sostiene che “ANO” non s’ha da fare, però mi ha proposto un nome meraviglioso: SON. Società Orgoglio Negativo. E in inglese “son” vuol dire figlio! Come può esserci un nome più azzeccato di così?
Difatti ieri sera all’ingresso di quella maledetta festa ho dichiarato di essere negativa, sì, in compenso ho mostrato fieramente il test di gravidanza positivo! Questa sì che è una ragione di orgoglio, io e mio marito Solferino avremo un figlio vero. Reale. Ci prendiamo la responsabilità di crescere un altro essere umano coi valori della famiglia tradizionale senza congetture di virus e supercazzole; quello del chaser è capitolo chiuso ormai perché anche se all’inizio la sierofobia di Solferino mi dava fastidio, col tempo mi ha fatto capire che nella vita ci sono molte più soddisfazioni rispetto a un virus che poi bisogna accudire per l’intera esistenza e del quale non c’è modo di liberarsi.
Tra me e i #PlusBrothers quindi, la più libera sono io! Credono forse di sentirsi protetti da quella piccola entità che a loro dire li salva in tempo anticipando le situazioni di pericolo; ma prendendo per veri certi deliri il virus li controlla anche nei loro sogni e pensieri, addirittura capisce se a letto con un partner si è presenti solo col corpo o anche con la testa… E io dovrei convivere con una spia del genere? No, grazie!
Allora giusto per non farmi mancare niente, ho scritto un biglietto agli sfigati positivi e lo ho appeso subito sulla porta di Tatiana:
“ero l’orgogliosa negativa, ora sono il simbolo della libertà! Buona fortuna! Chaser Gloria.”
Non butterò via il loro badge, mi continuerò a chiamare così per far loro dispetto e il tempo mi darà ragione. Poco ma sicuro.
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