Gli ultimi eventi poco piacevoli accaduti ad alcuni allievi durante le pause fra una lezione e l’altra, hanno indotto il rettore della IBUOL International Bugliano University of Life ad apportare alcune modifiche nei distributori automatici ma il Consiglio Studentesco non ci sta: le proteste maggiori arrivano da ChaserCamilla e ChaserGloria.
Nuovi distributori automatici: monta la protesta
Abbiamo protestato in ogni modo possibile affinché i vecchi distributori automatici rimanessero al loro posto; erano talmente facili da usare! Inserivi la chiavetta o le monetine, premevi un paio di bottoni e in pochi secondi avevi la colazione o la merenda.
Addirittura c’era un’applicazione sul telefono che permetteva di prenotare un prodotto o due, ti mandavano un paio di codici e all’orario stabilito digitavi i numeri sul tastierino numerico per prenderti quanto avevi ordinato.
Invece il rettore non ha voluto sentir ragioni, quei distributori dovevano essere smantellati “per la nostra sicurezza” dopo il messaggio misterioso rinvenuto qualche tempo fa e su cui solo il profiler Adri ha avuto il coraggio di indagare.
Che sia riuscito a comprendere la scritta però abbiamo qualche dubbio!
Così, malgrado le nostre rimostranze, dal primo dicembre 2021 nella sala break abbiamo trovato di punto in bianco le nuove macchine. Questa volta però non c’è chiavetta che tenga e si paga con lo stesso badge utilizzato per entrare nelle stanze dove dormiamo.
Anzi, peggio ancora! I distributori sono montati in una recinzione che si apre tramite il badge ma immediatamente si chiude alle nostre spalle, senza darci modo di uscire!
“In questo modo individuiamo subito gli intrusi”, si è giustificato il rettore nella mail in cui ci presentava le nuove apparecchiature. Un’altra cosa invece ha evitato accuratamente di dirci: perché dovevamo usare i distributori necessariamente in due? Sempre la sicurezza, però se siamo in due donne come nel nostro caso non è che ci mettiamo entrambe in pericolo?
Nuovi sistemi di sicurezza
Sul display è uscita immediatamente una parola con dei numeri al posto delle vocali e il nostro compito è stato quello di decifrarla e scriverla sullo schermo touch dei distributori. A noi tutto sommato è capitata una semplice, c4zz0; digitata quella, è venuta fuori una domanda ambigua: Positivo o negativo?
Ma che razza di discorso è? Pensando volessero i nostri ultimi esami all’università, abbiamo scelto POSITIVO e premuto “OK” per andare avanti. Non l’avessimo mai fatto, il distributore delle merendine ha fatto sentire un fischio assordante senza che noi potessimo far nulla per interrompere il suono molesto.
Nemmeno c’era verso di uscire dalla recinzione, eravamo in trappola! In preda alla disperazione ci siamo guardate intorno e abbiamo tirato nuovamente fuori il nostro badge: se non funziona uno, proviamo l’altro! Siamo in due! Niente da fare, l’allarme però si è bloccato e al posto suo ecco un altro messaggio:
“CoffeePoz bloccato. Solo chi è in simbiosi con l’originale HIV di Bugliano ha accesso a questi distributori.”
E noi che già stavamo pregustando la nutriella big, la medium e la light, poi il reparto wellness con le noccioline, e come bevande l’assortimento infinito di cioccolate e caffè! Vorrà dire che dovremo chiedere per forza a Tatiana se viene in pausa con noi.
Chissà se basta la sua presenza o se anche noi dobbiamo in ogni caso diventare positive come lei? Possibile che in una realtà all’avanguardia come la IBUOL, si debba ancora discriminare per lo stato sierologico?
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