Questo è un post ibrido tra posta del culo e impulso giornaliero di WordPress perché, la parola usata da troppe persone in modo inopportuno, è proprio FAMIGLIA. Poi, se ci aggiungi “tradizionale”… Lasciamo perdere!
Una grande famiglia
Quante volte sentiamo dire in aziende o associazioni “noi siamo tutti una grande famiglia”? Spesso e volentieri la metafora della “famiglia” come ambiente accogliente e di cui fidarsi, viene impiegata dal capo o presidente di turno per tenersi buoni i “sottoposti” così da giustificare una decisione al ribasso per lo più a sfondo economico: licenziamenti, tagli di servizi, dimissioni o qualche centinaio di euro in meno sulla paga; oppure, il dipendente della ditta o membro dell’associazione che per qualche motivo se ne va e allora si mette a sparlare di amicizia o addirittura famiglia per leccare i piedi ai personaggi che in cuor suo vorrebbe mandare al diavolo quanto prima.
Noi, sinceramente, ci siamo stancati di questi atteggiamenti e guardiamo con sufficienza chi parla così, e in alcuni casi addirittura gli stiamo alla larga: l’ostentazione della famiglia non ci piace, è più forte di noi!
Famiglia biologica o no?
Non vogliamo metterci in mezzo alle attuali discussioni su famiglia omogenitoriale, padri gay, madri lesbiche (spoiler: la pensiamo in modo diametralmente opposto rispetto al governo in carica nel 2023) questo blog però non è la sede adatta per dibattere sull’argomento anzi, per quel che ci riguarda, WordPress non lo è a prescindere; finiremmo per incazzarci anche con diversi nostri follower e non è assolutamente il caso.
Teniamo però a evidenziare quanto disapproviamo la strenua difesa, da parte di molti movimenti, verso una forma di famiglia basata solo e soltanto sui legami biologici perché il sangue e la genetica non implicano, automaticamente, che un parente (più o meno stretto) possa fidarsi di un altro. Quante sono le “famiglie tradizionali” in cui c’è violenza o addirittura morte?
Ribadiamo: in questa sede lungi da noi parlare di etero, gay, adozioni e blah blah blah; ma pur venendo da esperienze familiari opposte, conveniamo entrambi sul fatto che nel 2023 sarebbe il caso di smetterla di rispettare un emerito stronzo perché “è sempre mio padre / mio nonno, madre o zio o amiocuggino”. Se sei una persona che ci crea problemi o di cui diffidare, noi ci sentiamo liberi di metterti al tuo posto anche se abbiamo il DNA simile! La biologia non sceglie, certo, ma la razionalità sì.
La posta del culo: HIV e famiglia
In questa edizione de “La posta del culo” analizziamo un odiatore che, ancora a inizio blog, ci disse: “ma ti pare opportuno considerare famiglia degli individui che si scopano e infettano a vicenda?”
Ammettiamo che uno di noi ha usato questa provocazione ancora quando non ci conoscevamo e Il Mondo Positivo non esisteva, nel 2016 all’epoca del cosiddetto “family day”; difendete la famiglia tradizionale? E se noi ci legassimo coi virus, una volta comprovato di avere tra noi il medesimo ceppo, abbiamo una connessione biologica e non ci potete contestare. Un’ipotesi distopica fondata sull’estremo di “fatta la legge trovato l’inganno”; mai da mettere in pratica in reale, ovviamente, ci mancherebbe altro però è stata sufficiente per farli schiumare di rabbia senza che poi nessuno di loro fosse capace di fornirci, in replica, argomenti sensati a eccezione dei loro soliti slogan.
Ci spiace ma se si arrabbiano fanno doppia fatica: quella di incazzarsi e di farsela passare perché noi siamo a favore di libertà e autodeterminazione in tutti i sensi; per quanto fastidio possano darci quando ci considerano persone di serie B noi non proviamo odio, essendo i primi a sapere come ci si sente quando devi stare attento a non farti guardar male, insultare o peggio, solo per il fatto che esisti. Noi riconosciamo che il mondo è grande e come dev’esser garantito spazio per noi allo stesso modo devono averlo loro e odiare non ci renderebbe migliori di chi ci detesta, anzi ci porterebbe al loro livello.
Sta di fatto che questa faccenda dei legami genetici come unica forma di famiglia accettabile da una certa morale e la loro “divisione in categorie” nei nostri confronti, ha ispirato la nostra fantasia per fare loro il verso ma cercando comunque di non offenderli: il Mondo Positivo e i legami biologici tra persone che si scelgono una con l’altra, e che il virus protagonista (anche lui senziente) può scegliere a sua volta non entrando mai in simbiosi con esseri umani violenti.
Allora, giusto per rispondere alla Posta del Culo:
“Ma vi pare una famiglia quella in cui ci si infetta con l’HIV uno con l’altro?”
È chiaro che non abbiano capito di star leggendo le storie su un ceppo di HIV esistente solo nella fantasia, ma andiamo avanti. Anche se è poco educato rispondere a una domanda con un’altra domanda!
D’accordo, ammettiamo di dar loro retta e dire “no, umani animali e virus assieme non chiamiamoli famiglia”. E quindi?
Può definirsi famiglia chi uccide le donne (mogli, madri, figlie) giustificandosi con “l’onore”?
Può dirsi famiglia chi caccia di casa un figlio o parente perché LGBT infinito e oltre, e che poi malgrado i rapporti interrotti con questa persona, gode di certi diritti più di chi gli è vicino davvero?
Si può usare la parola famiglia su chi, in caso di separazioni, usa i figli per alimentare i conflitti fra le parti?
Famiglia è un matrimonio uomo-donna fondato sulla pura convenienza economica o sulla paura? O chi dice “non sto bene però non mi separo per salvare il nucleo familiare”?
Noi abbiamo la nostra risposta e probabilmente la Posta del Culo anche, ma ciò nonostante andremo avanti per la nostra strada, con le nette e insindacabili distinzioni tra mondo reale e mondo positivo.
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