Tutto è bene quel che finisce bene: Siria, la ragazza scomparsa dal CampusIbuol, non poteva stare meglio di così! E quasi quasi al campus proveranno anche un po’ di invidia…
Troppo rumore per nulla
Tanto rumore per nulla, come al solito. Quando mi sono trasferita qui ero cosciente che Bugliano è una località piena di gente tragica ma non pensavo fino a questo punto!
Addirittura darmi per dispersa? Io ho compiuto una scelta ben precisa e non la rimpiango, volevo parlarne dopo le feste invece qui hanno intenzione di chiamare perfino la polizia. Sappiate comunque che non torno indietro neanche se mi pagate!
Fuggire a Bugliano
Dopo che il Covid a Bergamo si è portato via mia madre e gli zii, ho dovuto fuggire il più lontano possibile per non morire anch’io; l’occasione di andarmene si è presentata appena hanno consentito di viaggiare tra le regioni nel 2020 e l’ho presa al volo: c’era un corso di fotografia all’università di Bugliano in provincia di Pisa e io ho fatto armi e bagagli, avendo letto in giro che in quel paese c’era meno stigma verso le persone positive all’HIV come me poi lì c’era mio padre e la speranza di instaurare un rapporto migliore con lui.
Nessun rimpianto di aver scaricato il fidanzato, Pietro avrebbe voluto seguirmi ma io per riprendere in mano la mia esistenza avevo bisogno di stare sola a fare i conti col mio virus, del quale fino ad allora meno parlavo e meglio era.
Ritorno in famiglia? No grazie!
A novembre però, sul più bello che stavo per conseguire l’ultimo esame per ottenere l’attestato, il mio ex fidanzato si è rifatto vivo e mi ha chiesto di tornare a Bergamo appena possibile per trascorrere le feste di Natale con lui e la sua famiglia. Figuriamoci, in un anno e mezzo se non si è trovato un’altra devo essere io la tappa buchi? Neanche per sogno!
Mi riempiva di chiamate e messaggi tanto che le mie nuove amiche ChaserGloria, ChaserCamilla e Tatiana, del gruppo CSI – Consiglio Studentesco Ibuol -, hanno fatto rete intorno a me suggerendomi di denunciarlo per stalking; Pietro però è soltanto stupido, non è una cattiva persona e ho preferito muovermi per conto mio: spengo ogni dispositivo elettronico e tanti saluti!
Ritorni sgraditi
Detto, fatto: ho disattivato cellulari, tablet e profili social anche se la pacchia è durata ben poco! In biblioteca infatti il giorno 7 dicembre ho incrociato proprio l’ultima persona che avrei voluto vedere: una vecchia amica del passato, con cui avevo troncato ogni rapporto diversi anni fa quando mi rubò una fotografia per la quale avrei vinto un premio, ottenuto da lei illecitamente.
Avessi saputo che anche Giulia studiava a Bugliano, nemmeno mi sarei avvicinata a questo posto! Non importa, ormai quel che è fatto è fatto ed evitandola platealmente sono uscita in fretta senza prendere i volumi necessari per il mio corso.
Giusto il tempo di aprire la porta, e mi sono scontrata con Tatiana! Aveva lei i libri che cercavo e doveva restituirli alla biblioteca, invece me li sono fatta dare poi siamo andate fuori insieme.
“Sai”, mi ha detto. “Per lo stalker che mi perseguita ho un’idea: sparire dalla circolazione per un po’!” E mi ha consegnato un foglio piegato in quattro.
Wow, anch’io vorrei scappar via; e dove pensi di andare?
“Questo dovresti tenerlo segreto il più possibile”, mi ha sussurrato. “Se qualche scatola vuota lo viene a sapere sono guai!”
Mi ha raccontato che “scatola vuota”, insieme a “elettrone”, è il termine usato per insultare chi è negativo all’HIV; a posto! Più che essere amichevoli verso i positivi, si discriminano i negativi? Lei mi ha sorriso e abbracciato: “Domani mattina presto viene un tipo col fuoristrada, è un po’ stupido ma è positivo come noi. Anzi, mi fido di lui proprio perché è scemo e ha la memoria corta.”
Cambio di programma? Bene così!
La mattina dell’8 dicembre ho fatto colazione rapidamente al distributore automatico insieme a Tatiana, e non appena il telefono le ha squillato, l’ho accompagnata fuori per salutarla; chissà dove sarebbe andata, non potevo chiederglielo, mi sono limitata solo a darle due bacini.
Eccolo lì il fuoristrada, guidato da un ciccione che si è presentato come Valentino. “Posso caricare una persona sola”, ha precisato subito. “Chi è di voi due la ragazza da portare via?”
Tatiana ha guardato l’uomo poi la porta d’ingresso, incerta, salvo correre dentro appena ha visto una persona che le faceva segno di avvicinarsi e io ne ho approfittato per salire in macchina con lo sconosciuto. Cos’altro potevo fare? Le occasioni non si sprecano! Anche se quel tale è una compagnia che non auguro a nessuno.
Pure Tatiana me l’ha confermato con una lettera cartacea un paio di giorni a seguire: dopo avermi portato via, l’imbecille l’ha insidiata forse convinto di ottenere da lei ciò che io gli ho negato fin da subito.
Questa è la verità sulla mia presunta scomparsa, nel gergo della polizia si direbbe “allontanamento volontario”. E se io invece lo chiamassi finto rapimento?
Proprio così: il foglio consegnatomi da Tatiana era un annuncio del Ristorante Il Papero Offeso, che il 15 dicembre è stato pubblicato su Facebook; evidentemente loro se ne fregano delle “scatole vuote”, virus o no chiunque se paga è loro potenziale cliente!
Organizziamo finti rapimenti singoli o collettivi dal 20 dicembre al 7 gennaio 2022.
I signori clienti “rapiti” saranno sistemati presso il nostro centro benessere “SPA IL PAPERO ” situato sotto il nostro ristorante nelle famose caverne Buglianesi a quasi 200 metri di profondità.
Appena l’avevo letto mi ero scoraggiata subito convinta di dover aspettare per forza il 20 dicembre invece Tatiana, accordatasi col gestore, è riuscita a farmi accedere al servizio già l’8 e ad un prezzo scontatissimo!
Per cui adesso sto qui nel centro benessere, i soldi non sono un problema perché il cagnolino del mio ex non si è accorto che ho la sua carta di credito ancora attiva e soprattutto associata al mio telefono… Me la sto godendo alla grande fra saune, idromassaggi, bagni turchi, e anche massaggiatori!
L’unico problema è che fino al 7 gennaio non ho farmaci antivirali con me perché li ho lasciati al campus. “Devi trovare la simbiosi col tuo virus”, mi ha raccomandato Tatiana prima di salutarmi. “Vivete insieme questo periodo di ferie senza vincoli, trovate la simbiosi poi quando torni deciderai se riprendere a tenerlo bloccato con le medicine o no.” …E perché non dovrei?
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