Dopo il terribile ferragosto 2021, un’amicizia sembra essere finita per sempre: ChaserGloria e Tatiana potranno mai riappacificarsi?
Gloria e la solitudine
17 agosto, Bugliano. Sono qui a casa da sola col telefono fra le mani, sempre silenzioso quando solitamente è pieno di notifiche.
La ferita mi provoca ancora dolore ma si sta piano piano rimarginando, non avrei voluto fossero queste le modalità ma è Tatiana ad avermi costretto ad agire così. Inutile che ora si arrabbi tanto!
Lei a parole mi considera un’amica importante ma poi non ha mai acconsentito a darmi ciò che le ho chiesto da anni; povera ingenua, mi voleva come sorella virale ma alle SUE condizioni!
Lei doveva trasmettere a un ragazzo di sua scelta che poi avrebbe convertito me. Ma ti pare? Io, sottostare alle volontà di una ragazzina il cui virus è viziato oltremodo?
In 15 anni di amicizia, da quando si è trasferita a Bugliano, mai una volta che lei e quell’HIV impertinente abbiano assecondato i miei desideri. Sempre io, la negativa inferiore, dovevo piegarmi accettando i suoi “no, non sei ancora pronta per il virus”, quei due dettano legge in continuazione e a un certo punto non ce l’ho fatta più.
Sorelle di virus, ma quando?
Adesso ha superato veramente ogni limite di arroganza e ingratitudine! Quando io e Tati ci siamo conosciute, avevamo appena iniziato il corso di ingegneria spaziale presso la IBUOL, International Bugliano University of Life.
Ci siamo trovate vicine durante lo studio in aula e lei, vissuta in America fino a poco tempo prima, mi aiutava quando il mio inglese della scuola media non mi permetteva di capire l’insegnante o i libri di testo. Le ho fatto le congratulazioni quando si è laureata coi massimi voti e si è messa a lavorare nel centro di ricerca presso la Radiant Farm, centrale nucleare di Bugliano; io invece sono uscita col minimo e quando ho fatto domanda mi hanno assunta alla reception.
“Guarda il lato positivo”, mi diceva di continuo. “Sei più a contatto con la gente rispetto a me!” Che faccia di bronzo. Quella ragazza super virale dalla nascita prendeva gusto a provocarmi con frasi dal significato ambiguo, sapendo alla perfezione della mia negatività e in effetti devo ammettere che in parte aveva ragione: in tanti fra gli ingegneri e i dirigenti apprezzavano più me rispetto a lei, senza porsi il problema dello status perché ho sempre avuto un sorriso e una buona parola per tutti, quando invece Tatiana pensa che FLIRTARE non le serva e tiene il muso a chiunque la saluti.
A suo dire vuole ottenere risultati con le proprie forze! Convinta lei, ma se non avesse quel virus dall’intuito infallibile non andrebbe lontano e ci metterei una mano sul fuoco: la conosco meglio di quanto lei creda.
Ringrazi l’HIV e chiunque gliel’abbia dato, invece di darsi tante arie!
Quello del 2021 doveva essere un ferragosto all’insegna dell’allegria invece mi sono trovata un coltello puntato alla gola proprio da colei che ho sempre considerato la mia più cara amica. E solo perché, per una volta, ho voluto pensare un po’ a me stessa. Sì, è vero; il mio fidanzato platonico, anzi omeopatico, mi ha sempre scoraggiato ma non potevo aspettarmi che un quasi criminologo come Adri mi aiutasse a narcotizzare una persona col sonnifero, seppure a fin di bene.
Lui si è tirato fuori dalla questione e ha preparato la grigliata che poi si è mangiato quasi tutta da solo, porcello come pochi! In seguito, quando a fine pranzo Tati è crollata priva di conoscenza sul tavolo, si è offerto di darmi una mano a stenderla sopra il letto senza voler fare o sapere altro.
Indescrivibile la mia gioia quando, vedendola svenuta, ho preso la sua mano indifesa aprendole un taglio, dopo aver fatto lo stesso su di me; non ho perso una goccia di quel sangue speciale e l’ho pure usato per bagnare il fazzoletto servito come fasciatura. A lei invece ho messo un cerotto, così una volta rinvenuta gliel’avrei strappato con forza e ripetuto il passaggio in piena coscienza di entrambe, l’avrei abbracciata chiamandola la mia Gifter, ma i piani non sono andati come speravo!
Dannato criminologo che ha insistito perché la facessi riprendere prima del tempo, la solita mentalità delle forze dell’ordine sempre obbedienti alla legge; quello se vuol fare strada dovrà capire che talvolta l’etica e gli scrupoli sono ostacoli insormontabili ai propri obiettivi!
Non mi ha dato il tempo di spostare il coltello dal comodino, né tanto meno di lavarlo; in realtà avevo intenzione di trasferire anche a lui il virus nelle stesse modalità così avremmo preservato la verginità entrambe pur regalando anche a lui una conversione in piena regola, invece quando Tati si è svegliata e ha visto la lama sporca di sangue, ha capito perfettamente la situazione e si è trasformata in una belva. Solo col coltello puntato alla gola mi sono resa conto del male che le avevo fatto e a quel punto mi sono arresa facendole capire di essere pronta alla mia fine.
È merito esclusivamente di Adri se sono qui perché ha avuto la freddezza di disarmare Tatiana e farci entrambe ragionare. “Il virus può decidere per se stesso”, mi ha spiegato. “E se gliel’hai estorto con la violenza lui per primo ti starà lontano. Ascolta me, sono negativo anch’io ma aspetto il mio momento!”
Ora che ci rifletto, da sola col mio telefono sempre muto, ho compreso di aver perso tutto. La razionalità, l’amicizia di Tatiana, il virus, e forse il criminologo che adesso ha occhi solo per lei.
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