Quanto baccano ha suscitato il film Disney della sirenetta in versione 2023, solo perché l’attrice ha la pelle scura! E se noi vi dicessimo che durante le vacanze invernali 2019-2020 abbiamo scritto il racconto “tra i due mondi”, ambientato fra l’ambiente acquatico e il mondo positivo?
La sirenetta: una storia di diversità
Per Hans Christian Andersen “la sirenetta” non è solo una fiaba ma ha una base autobiografica: segretamente innamorato di un amico che si era appena sposato con una donna, in questa novella l’autore ha illustrato per mezzo della fantasia quanto dolore e frustrazione possa causare il dover accontentarsi di un’amicizia, perché costretti dalle circostanze a non esprimere liberamente i propri sentimenti.
Leggendo il racconto si è portati a credere che amare qualcuno di “diverso” da noi sia impossibile o come minimo causi infelicità, ma alla fine della fiaba anche se non si uniscono i due protagonisti, la sirenetta diventata schiuma trasferisce il suo amore nell’aria. Esattamente come Andersen lo condivise in alcune lettere destinate all’amico in questione, grazie alle quali siamo venuti a conoscenza della vicenda.
La Disney nel 1989 ha creato un lieto fine facendo sposare la sirena al principe grazie all’aiuto degli amici e del padre che alla fine le donerà sembianze umane, film riportato al cinema nel 2023 per mezzo del “live action”.
La metafora della sirena che acquisisce le gambe, rappresenta come la famiglia arrivi ad accettare la situazione dopo aver realizzato quanto determinata sia la giovane Ariel a esaudire i suoi desideri. Ma una parte di dolore rimane perché la protagonista è costretta a dire addio ai suoi cari perché mondo umano e acquatico non possono convivere.
Il finale non è lieto fino in fondo perché sembra dar per scontato che di fronte a una “diversità” non ci siano compromessi e per stare insieme, due persone diverse tra loro, debbano in qualche modo rinunciare a una parte di sé.
Certo, in amore ci si adegua e i compromessi esistono ma nella realtà non è auspicabile che il vedente si cavi gli occhi dopo essersi innamorato di una persona cieca, la persona nera diventi bianca o viceversa, chi professa una religione debba essere obbligato a cambiarla o uno con l’HIV debba contagiare l’altro per poter amarlo. Calma e sangue freddo, il mondo reale e quello positivo è meglio se rimangono ben distinti perché il virus HIV quello vero non è una condizione da sottovalutare, “cosa vuoi che sia anche se me lo prendo ci sono i farmaci”. Si può vivere una relazione tranquillamente fra un positivo e un negativo, senza correre alcun pericolo.
Ariel positiva
La nostra versione positiva del film Disney si ispira al personaggio della sirenetta Ariel e ai suoi tormenti di adolescente sognatrice, ma tutte le sue vicende sono ben lontane dalla storia originale: niente streghe o sacrifici della voce, il racconto gira intorno al rapporto di Ariel con la famiglia, la scoperta del mondo, l’incontro col principe, e il resto.
Tra i due mondi
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Tra i due mondi 01 – crisi adolescenziale
Tra i due mondi, capitolo 1: Crisi adolescenziale di Ariel, la sirenetta troppo curiosa.
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Tra i due mondi 02 – Ariel sirenetta curiosa
Rimasta sola con le sorelle, la sirenetta Ariel si fa raccontare cosa succede sulla terraferma e anticipa l’esplorazione.
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Tra i due mondi 03 – Arrivo sulla terra
Ariel e Attina finalmente arrivano sulla terra e conoscono i primi umani.
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Tra i due mondi 04 – Ariel scopre Freddie
Ariel scopre Freddie: a conoscere il mondo, la sirenetta curiosa, inizia dalla musica.
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Tra i due mondi 05 – scelte e rinunce
Ariel fa i conti con la vita vera: forse il mondo degli umani è costretto a compiere più scelte e rinunce rispetto a quello del mare, nessuno però gliel’aveva detto prima… Tra i due mondi 05 – scelte e rinunce Con le pinne ancora in acqua Ariel rimase in silenzio: una spalla rivolta al mare…