Tiziano Ferro divorzia dal marito. L’ha comunicato sui social. E sticazzi dove ce lo mettiamo?
Ci piacerebbe giudicarla come una storia di gossip sul mondo dello spettacolo uguale a mille altre e dire: “chi se ne importa?” Ma non ci riusciamo, perché osservando le reazioni che ha scatenato, avremmo materiale da pubblicare nella Posta Del Culo per almeno un decennio in quanto per molti, Tiziano Ferro non è solo il cantante ma è come se fosse un eroe che cade.
Tiziano Ferro e i sogni
Nessuno fra noi due autori ha alcun problema ad ammettere che Tiziano Ferro è un artista a cui vogliamo bene; quando ha iniziato nei primi anni 2000 con la sua “Perdono”, anzi “xdono” come l’aveva chiamata, non gli avremmo dato un centesimo invece nel tempo ha dimostrato di essere davvero un artista capace.
La stima musicale però è diventata affetto, dopo che a fine 2020 in una serata in cui avevamo poca voglia di scrivere, un amico comune ci ha indirizzato al documentario su Tiziano Ferro: “datemi ascolto, vi conosco, ho la certezza che dopo averlo visto gli vorrete bene.”
Consiglio indovinato, perché ci siamo resi conto di come Tiziano Ferro nella sua storia abbia in parte rispecchiato le esperienze vissute da noi due in un modo o l’altro: bullismo, infelicità, trovare se stessi, realizzare dei sogni.
Ferro è riuscito, in vent’anni, a portarsi a casa un sacco di soddisfazioni quando troppe persone con storie di bullismo e infelicità simili alla sua, se ne portano a casa meno di un terzo anche dopo cinquant’anni di esistenza.
Per questo viene spontaneo attribuirgli l’idea dell’amore che supera ogni ostacolo allora, davanti al suo divorzio, anziché reagire come con qualunque celebrità nella medesima situazione, ci rimane male chi ha sognato a occhi aperti guardando lui e il marito. Al contrario, chi in vita sua non ha mai avuto un sogno in cui credere, gode con la bava alla bocca dicendo “visto, avevo ragione io. I sogni non esistono”.
La posta del culo: avete voluto la bicicletta? Pedalate
I commenti omofobi ai danni di Tiziano Ferro e l’ex marito sono a centinaia, tutti di gente che si riproduce e vota, purtroppo; evitiamo di regalare spazio eccessivo a chi non ne è degno ma il più meritevole della posta del culo è uno: “avete voluto i diritti e matrimoni gay? Ora beccatevi questo”. Oppure “inutile che vi uniformate agli etero. Siamo uomini, siamo gay, fatevene una ragione.”
Si riferiscono alla vita promiscua che molti gay hanno, generalizzando come se tutta la popolazione omosessuale maschile fosse programmata allo stesso modo; ma parlate per voi, maledizione!
Come se certi uomini etero non amassero saltare da un letto all’altro; ma lo fanno di nascosto, per poi fare la faccia del bravo padre di famiglia a casa.
I diritti gay cosa c’entrano? Se uno vuole rimanere single e andare a letto con chi gli pare, uomini o donne che siano, chi glielo vieta? Noi? Non ci risulta. Ci basterebbe solo che se uno vuole la vita promiscua e noi no, fosse chiaro nei nostri confronti fin dall’inizio perché se no arrivano gli incidenti di percorso e a quel punto son cazzi. Nel vero senso della parola.
Noi vogliamo i diritti gay ed etero, vogliamo la libertà di sposarci e anche di sfasciare le coppie, se è il caso; a patto che la legge consenta di tutelare in modo corretto ed equilibrato i figli minorenni qualora ci siano e, possibilmente, esistano figure imparziali in grado di appianare le situazioni quando i genitori vogliono usare i figli per farsi la guerra uno contro l’altro.
Garanzia quest’ultima che non c’è per gli etero né tanto meno per i gay, anzi certe volte addirittura sono i giudici a sottovalutare le situazioni e può anche scapparci il morto.
Quando un eroe cade? Abbiamo vinto già!
Sì, anche se portiamo avanti sogni diversi, Tiziano Ferro è stato uno di noi quando ha raggiunto i suoi obiettivi felici e lo è anche adesso che sta vivendo un periodo così doloroso; noi non abbiamo figli, né matrimoni, abbiamo però la consapevolezza di come ci si sente quando finisce una storia d’amore in cui avevamo molto creduto e per la quale abbiamo lottato contro il mondo.
Facile sentir dire gli altri: “bisogna sacrificarsi, le relazioni vanno aggiustate prima di buttarle via”, “prima di costruire una famiglia bisogna pensarci”, ma che diavolo sappiamo di cosa accade in casa sua? Anche se è un personaggio dello spettacolo e sbatte sui media ogni respiro, quello che accade quando si spengono i riflettori non ci riguarda.
Nostro malgrado siamo rimasti male sapendo del suo momento difficile, perché ci è sembrato di assistere alla caduta di un eroe.
Un ruolo che, sicuramente, vedendo la sua determinazione nella vita personale e professionale, gli abbiamo attribuito noi ma non gli è mai appartenuto anzi può darsi che avendone la possibilità, ci direbbe che siamo stati inopportuni.
Siamo comunque convinti che, se questo gossip tanto comune nel mondo dello spettacolo ma così maledettamente diverso ha scatenato gli odiatori, è perché sono invidiosi di una persona che malgrado il successo non ha mai nascosto la propria fragilità.
In merito al suo brano “abbiamo vinto già” eseguito in coppia con J-Ax, Ferro ha dichiarato:
“Abbiamo vinto già è una canzone che rivendica il valore di chi vive a testa bassa, consapevole delle proprie fragilità, pronto a celebrare i propri difetti come fossero segni distintivi, che ci rendono unici e splendidi. Vincenti”.
Ecco perché quelli abituati a fingersi forti nei social network, che disprezzano la felicità degli altri e godono quando leggono di un amore finito, hanno trovato in lui una valvola di sfogo.
Odiatori nella vostra gabbia continuate a schiumare di rabbia. perché guardandovi dal basso all’alto, vediamo un culo sporco coperto di smalto.
Lasciamo perdere le rime per carità, noi volevamo fare il verso ai grandi cantanti e poeti ma è meglio concludere con le parole di Tiziano Ferro e J-Ax. Che li asfaltano senza bisogno del nostro discutibile contributo.
Quanto sono necessarie le canzoni
Lo sanno quelli che han passato l’adolescenza da soliTroppo grasso, troppo poco bianco, troppo malinconico
Oggi odiano Mohammed, ieri odiavano Calogero
Sei troppo introverso, sei da ricovero
E poi fanno gli inclusivi se non sei troppo poveroA noi non serve sciabolare lo champagne
Con la Go-card sui social club
E la tua opinione ci finisce nello spamNoi… abbiamo vinto già
Ridiamo delle cicatrici
Brindiamo alle debolezze
E sotto un tatuaggio nero il nome di una madre
E tutto quello che c’è stato
E tutto quello che c’è già
Per tutto quello che faremo
Noi… abbiamo vinto già
Lascia un commento